L’erede di Tomb Raider, dopo avere appassionato migliaia di giocatori e rivoluzionato i giochi d’azione, ritornare sulla nuova console di casa Sony. Come cambierà la saga di Uncharted? Cosa possiamo aspettarci da questo nuovo capitolo? Le mie idee su come dovrebbe essere il nuovo gioco sulle avventure di Nathan Drake.
La trilogia
Non si può parlare del nuovo capitolo senza prima dare uno sguardo alle origini delle serie, per scoprire quando e come le avventure del più famoso archeologo videoludico sono iniziate. Il 2007, quando la PS3 cominciò a mostrare i muscoli, fa anche la data di rilascio di Uncharted: Drake’s Fortune. Inizialmente il gioco fu visto come un versione maschile di Tomb Raider, con il classico avventuriero alla ricerca del tesoro perduto che deve affrontare una sfida dopo l’altra, col classico finale dove il protagonista vince e i cattivi perdono, senza che nessuno dei due ci guadagni qualcosa (escluso Sully che qualcosa riesce sempre a prendere per poi riperderlo al gioco). Drake’s Fortune lasciò tutti a bocca aperta con un comparto tecnico all’avanguardia, che a detta degli sviluppatori sfruttava solo un quarto della potenza delle console, portando gli standard grafici ad un livello successivo; La riproduzione dell’acqua e le animazioni erano il fiore ad occhiello del gioco, unite ad un gameplay solido, divertente e curato in cui le sparatorie si alternavano a sezioni platform ed enigmi. La prima avventura di Nate fu apprezzata da tutti e ben presto divenne un must-have per i possessori di PS3.
” La prima avventura di Nate fu apprezzata da tutti e ben presto divenne un must-have per i possessori di PS3 “
Lo sbarco su next-gen
Adesso che abbiamo narrato le origini del mito, possiamo passare al vero argomento dell’articolo: il quarto capitolo di Uncharted. Quel che sappiamo adesso non è molto, e l’unica fonte di informazione che abbiamo è il suggestivo e misterioso trailer rilasciato durante il lancio americano della PS4 insieme a qualche vaga notizia proveniente dalla ND. Quindi cosa sappiamo per adesso? Il trailer mostra un mappa antica in cui appaiono diversi punti, la prima è “c das agulhas” che trodotta corrisponde a Cape Agulas, che si trova al sud dell’Africa. Più in la si vede la scritta “Cape of Good Hope“ ovvero Capo di Buona Speranza ,un probabile riferimento ad una colonia fondata tempo fa nel 1652. La mappa mostra infine un isola vicino al Madagascar, Île Sainte Marie, il quale potrebbe essere il rifugio del gruppo di pirati conosciuti come Libertatia , capitanati da James Mission. Il loro motto era “For God and liberty” (per Dio e la libertà) ed appare nella cartina verso la fine. Che Nate debba andare in cerca di qualche tesoro dei pirati? Dubito avrà un mappa con un bella X chi indica dove scavare. Sinceramente dubito possa essere una semplice ricerca al tesoro, visto che in tutti i capitoli precedenti c’è sempre stato un pericolo più grande e talvolta magico. Secondo indizio che si può scovare nel trailer è un codice crittografico il quale può essere interpretato in diversi modi. Quello che mi pare più sensato, basandomi su quanto scritto su Playstation Magazine è la frase “Every betrayed us all “ cioè “Every ha tradito tutti noi” la quale si potrebbe riferirsi a Henry Every conosciuto come Il Re dei Pirati. Costui era un pirata attivo verso la fine del 17° secolo il quale riuscì a creare dell’alleanza con personaggi del calibro di Henry Bridgeman, Long Ben e The Arch Pirate , che secondo Wikipedia erano tutti nomi con cui veniva chiamato Henry Every, perciò qualcosa non torna. La parte più interessante sta nel fatto che fu uno dei pochi pirati a ritirarsi con tutto il bottino, coincidenza? Ultima immagine che conferma il fatto, proviene da un video del diario degli sviluppatori di The Last of Us: come potete vedere in questa immagine , si nota sullo schermo in fondo il disegno di quello che sembra appunto un pirata. Terzo indizio è la voce fuori campo, interpretata da Todd Stashwick (che sarà un personaggio del gioco) la quale dice:
“Some chains can never be broken. I lost 15 years. Buried alive. Erased. You left me, rotting in that hell hole and never looked back But you can’t out run the past. And when it catches up and all your lies collapse around you I’ll be there: sifting through the wreckage You owe me”
“Alcune catene non potranno mai essere spezzate”, potrebbe essere stato tradito ed incatenato, “Ho perso 15 anni. Sepolto vivo. Cancellato” poi “Mi hai lasciato, facendomi marcire in quel dannato buco e senza mai voltarti indietro”, “Ma non puoi scappare del passato. E quando ti prenderà e tutte le tue bugie ti cadranno addosso io sarò li: a guardare (letteralmente vagliare) attraverso le macerie. Tu mi possiedi”. Insomma questo allegro ragazzo è stato tradito e vuole vendetta, il colpevole potrebbe essere Henry e il tradito James oppure l’incontrario. Quello che però è probabile è la conferma che ci saranno sequenze di flash back o magari il gioco si svolge nel passato e il protagonista non è Drake? Basandomi sulle mie teorie non è un idea così sbagliata: sappiamo per certo che Todd, il narratore del trailer è impegnato in sezioni di motion capture e sarà un personaggio del gioco, ed essendo probabilmente, un pirata l’idea di un Uncharted nel passato mi pare plausibile. Un cambiamento estremo e pertanto è probabile che mi sbagli. Inoltre i miei dubbi aumentano pertanto nelle foto di motion capture si vede un manichino con un sagoma di un AK-47 (altro se dopo non lo sostituiscono digitalmente con un archibugio) e ciò confermerebbe che il nuovo Uncharted si svolgerà ai giorni nostri.
Il resto che sappiamo è abbastanza anonimo: il gioco sfruttare la potenza di PS4 permettendo così personaggi con milioni di poligoni (rispetto ai mila su PS3), sfrutterà nuove tecniche di motion capture, userà tecnologie innovative e tanta altre belle cose, che oramai, non serve neanche dirle.
Possibili Storie
Quando si parla di Naughty Dog nella mia mente si associa subito una parola: capolavoro. Non si può negare che loro siano uno dei più bravi team , se non i migliori, capaci ogni volta di regalarci titoli praticamente privi di difetti (e anche se ci sono talmente irrisori da non influenzare la qualità del gioco) capici di raggiungere picchi di bellezza dal punto di vista narrativo, grafico e del gameplay. Inoltre in questi anni si sono evoluti, non solo tecnologicamente, ma anche a livello di narrazione e maturità dei contenuti. Quello che apprezzo di più di loro e la passione che mettono in ogni progetto, l’amore per il bello e la loro capacità di migliorarsi sempre. The Last of Us è stato una svolta: nessun altro gioco fino ad allora era riuscito a portate su schermo una storia così adulta, vera e profonda senza rinunciare a grafica al top e gameplay sofisticato. Quando si riesce a creare un giocone del genere è inevitabile che le aspettative per il prossimo titolo siano altissime e, quando fu annunciato Uncharted 4, avei dei dubbi per le seguenti ragioni: Uncharted ha sempre avuto uno stile narrativo simile ai classici film d’avventura, all’Indiana Jones, dove il buono deve superare delle sfide per sconfiggere il cattivo e alla fine va tutto a buon fine. Una storia pensata per divertire ed appassionare, che riesce a lasciare il segno grazie a personaggi con molta personalità o qualche particolare scena. Secondo la mia logica e credo anche quella di ND, il prossimo Uncharted dovrebbe far dono degli insegnamenti di TLOU; il problema però sta nel fatto che se il titolo a tema zombie è nuovo, si svolge in un contesto drammatico e il suo scopo è quello di emozionare il giocatore come mai fatto prima, con la serie di Nate la faccenda è molto più complessa. Come si può elevare la storia di Uncharted a livelli più alti senza però snaturare la saga? Partiamo dal protagonista Nathan Drake: sappiamo che è un avventuriero, spavaldo, un po’ bamboccione, innamorato della storia e di Elena, sempre nei guai e senza una dimore fissa (no seriamente, non mai capito dove vive e con quali soldi; in realtà non è molto chiaro nemmeno che lavoro faccia). A parte qualche retroscena della sua vita, lo conosciamo superficialmente e ben poco sappiamo cosa si nasconde dietro la sue battute e l’anima spericolata. Dunque è lecito aspettarsi che la ND ci mostri un Nate inedito, più maturo (non troppo però) e con più sfaccettature, aggiungere un po’ di tridimensionalità e spessore al suo personaggio. Per far ciò bisogna vedere quanto fatto con TLOU, ovvero mettere il protagonista in situazioni disperate, estreme che lo colpiscano emotivamente provocando un mutamento della personalità e della morale. Lo stessa cosa bisognerebbe fare per Uncharted: mettere Drake in una situazione drammatica, dove non c’è spazio per fare il buffone, e colpirlo al cuore (come farebbe Norman Osborn). Il suo avversario non dovrebbe essere il solito cattivo di turno in cerca di ricchezze e potere, ma un antagonista che odia Drake e che lo vuole distruggere a tutti i costi, provocandogli dolore fisico e soprattutto emotivo. Quando siamo più disperati, che non abbiamo niente da perdere, mostriamo i nostri veri noi stessi. Ovviamente costruire una storia che riesca a fare tutto questo è compito di ND. Io posso solo abbozzare qualche idea: la prima cosa che mi viene in mente è il rapimento di Elena, la ragazza di Nate, se non la sua (finta o vera) morte. Sarebbe una scossa emotiva potentissima, forse un po’ azzardata per la seconda opzioni, ma se vogliamo vedere un Nate diverso qualcosa di forte lo si bisogna fare. Sully lo escluderei a prescindere: nel terzo capitolo è abbastanza presente, viene rapito e creduto morto da Nate, per lo più non ha l’eta oramai di compiere un altra avventura.
“Il prossimo gioco deve mostrare un Nate inedito, più maturo e con più sfaccettature “
Sappiamo che Nate andrà probabilmente in cerca di un tesoro dei pirati. Come possiamo sfruttare questo elemento per rendere più matura la storia? Quello che mi passa per la mente è far si che il nemico sia in qualche modo collegato al tipo tradito e che pensi che Nate, o qualche suo parente, sia il colpevole e vuole vendicarsi. Potrebbe essere lo stesso cattivo quello tradito da Nate ma non sarebbe un cosa che farebbe e comunque la voce sembra che parli di qualcosa che si svolge nel passato. Magari in realtà la voce narrante è Sully, che è stato abbandonato in caso di riposo per 15 anni senza che Nate venisse mai a trovarlo e adesso vuole vendicarsi. Abbastanza esilarante ma in qualche modo ci sta. Ritornando seri, al momento non abbiamo sufficienti informazioni da capire che strada abbiano preso i ragazzi di ND. Potrei anche sbagliarmi completamente e invece di usare lo stile usato in TLOU potrebbero crearne uno nuovo. Uno stile ad hoc per la serie, che magari punta di più sulla storia, maggiormente ricca di dettagli e sotto trame, più serie ma senza puntare allo stile drammatico del gioco di sopravvivenza. Le possibilità sono molte ed io non riuscirei mai ad esporre tutte le mie idee in un solo articolo ma lasciò a voi il compito di provare ad immaginare come potrà essere il seguito della trilogia più amata di PS3.
Traguardi tecnologici
Dopo aver provato ad ipotizzare come potrà essere la storia del prossimo Uncharted è giunto ora il momento di immaginarsi come la ND riuscirà a sfruttare la neonata PS4. Se con l’architettura del processore Cell di PS3, la ND è riuscita a mostrare comunque una grafica di altissima qualità, anche le aspettative dal punto di vista tecnico sono altissime. Rispetto alla sorella maggiore, la PS4 è molto più facile da programmare e le sue potenzialità si vedono già da adesso, mi pare pertanto logico che anche loro riescono a sfruttare al meglio gli otto precessori della macchina. La grafica sarà da capogiro, con personaggi pieni di dettagli grazie alla possibilità di creare modelli con molti più poligoni rispetto al passato. Il reparto tecnico ci meraviglierà ancora un volta e sicuramente non sarà da meno quello artistico. Quello su cui voglio focalizzarmi pertanto non è la grafica in se, che poi sarebbe difficile descrivere a parole, ma su quali vantaggi può portare questo incremento di potenza. La prima cosa che mi salta in mente è l’intelligenza artificiale: punto dolente della maggior parte dei giochi, soprattutto gli sparattutto, fino adesso di giochi che sfruttassero la potenza per migliorare questo aspetto se ne sono visti pochi, se non nessuno. L’intelligenza degli avversari sia in Uncharted che in TLOU è di buon livello anche se la difficoltà è sempre stato di più sulla varietà degli avversari che sulle loro capacità cognitive. Nemici più realistici, che si adattano alla situazione, attuano strategie e mettono in difficoltà il giocatore. Sarebbe bello inoltre che non ci fosse un livello di difficoltà predisposto ma che questo variasse in base alle capacità del giocatore. Mi è capitato più volte di trovare livelli troppo facili o troppo difficili (ad esempio quando Drake deve affrontare i demoni nel terzo gioco) andando a sbilanciare il livello di sfida. Abbiamo console next-gen, i nemeci devono essere altrettanto. La fisica: per tutti i giochi in cui si usa un arma da fuoco, la fisica è fondamentale. Per riuscire ad aggiungere maggior realismo bisogna migliorare la balistica, non troppo realistica perchè non è un titolo simulativo, ma deve comunque sembrare vera. Il feedback del armi è di estrema importanza, che si un fucile o un pistola, si deve sempre sentire il peso, la potenza e il rinculo.
“Nemici intelligenti, fisica avanzata ed enormi livelli con elementi
Parliamo invece adesso della mappa di gioco: Uncharted ci ha sempre portato in luoghi sperduti in mezza alla natura o in qualche paese lontano. Qualunque paesaggio sia, sono sempre stati pieni di dettagli ed elementi realistici. Con il primo Uncharted è stata introdotta un acqua fluida e dinamica, con il secondo la neve ed il terzo il fuoco e la sabbia. Per questo nuovo Uncharted mi aspetto ancora più elementi su schermo, livelli più grandi ed esplorabili, ed elementi distruttibili. Sfruttare l’ambiente circostante a proprio vantaggio, anche se già presente su PS3, era limito a pochi livelli; su next-gen voglio mappa dinamiche e reattive alle nostre azioni. Se ad esempio faccio esplodere qualcosa e accanto c’è del legno, questo dovrebbe bruciare provocando un mini incendio che dopo può fermarsi li o innescare altri eventi. Maggior realismo, è questo che voglio.
Per concludere
Difficile dire quanto le mie idee si avvicinino a quelle che sono le reali intenzioni di Naughty Dog. I o ho semplicemente espresso il mio parere su quello che per me dovrebbe essere la state da intraprendere per questa serie che tanto mi ha appassionato. Qualunque cosa decida di fare lo studio sono sicuro che sforneranno l’ennesimo capolavoro, ed io sarò come sempre disposta a spenderci i miei soldi sopra.
scritto da Filippo Giacometti e pubblicato il giorno