Le mie opinioni sulla conferenza E3 di Bethesda: Fallout 4, Doom e Dishonered 2 in primo piano nella mia analisi
Alle 4:00 del mattino, armato di iPad Mini, sulla pagina Youtube ufficiale dell’E3 e steso sul letto, mancano pochi minuti all’inizio della conferenza di preapertura di Bethesda, prima del suo genere e apripista di questo E3 2015, la grande fiera di Los Angeles dedicata al medium videoludico.
All’interno del Dolby Theatre (lo stesso dove ogni anno vengono consegnati gli Oscar) centinaia di persone tra giornalisti, sviluppatori e fan sfegatati (alcuni cosplayer) fremono dalla voglia di scoprire cosa ha in serbo per loro Bethesda, nota a molti per titoli come Doom, Wolfenstein e Fallout.
La conferenza inizia con un breve video introduttivo con testimonial degli sviluppatori della software house e qualche immagine dei giochi passati e futuri dell’azienda. Ad aprire le danze, salendo sul palco sotto le note possenti del tema musicale di Skyrim, il vicepresidente di Bethesda Softworks Pete Hines si dice entusiasta di aprire l’E3 di quest’anno e felice per questa prima conferenza.
Tralasciando i titoli minori preferisco concentrarmi sui tre big della serata.
Doom
Dopo pochi minuti lascia il posto a Marty Stratton, produttore esecutivo di id Software il quale presentata al pubblico la sua ultima creatura, il nuovo Doom: dopo un periodo travagliato in cui se ne erano perse le tracce e l’abbandono di John Carmack, Doom è vivo e vegeto pronto per arrivare su console di nuova generazione e PC. Sviluppato con l’id Tech 6 (chiamato simpaticamente id Tech 666) Doom rimane ancorato alla basi che lo hanno reso lo Sparatutto della storia: azione veloce, armi cazzute e ondate di demoni da macellare.
Come potete vedere dal video sopra i tre punti elencati prima ci sono tutti. Una trama semplice e al servizio del gameplay: Marte è invasa dai demoni, uccidi i demoni. Punto. Al rapporto non mancano le armi, grosse e violente, fulcro di ogni FPS fatto come si deve. Dallo shotgun fantascientifico alla classica doppietta fino a fucili al plasma e minigun, senza scordarci dell’immancabile motosega (che poi mi chiedo ancora cosa serva su Marte). In un enorme stabilimento ricco di dettagli, appaiono dal nulla agguerriti demoni e mostri di vario tipo pronti a brutalizzare il nostro corpo. Fortunatamente abbiamo la medicina adatta: un bel po’ di piombo. Il protagonista scatta veloce e la sua agilità e forza sembra incrementata dalla tuta/armatura che indossa. Il gameplay non è stato alterato e la differenza sostanziale rispetto al passato è un innovativo e brutale sistema di combattimento corpo a corpo: se si colpisce un nemico in modo da buttarlo a terra questo si illumina di blu permettendo al giocatore di finirlo con una spettacolare mossa finale che a livello di violenza se la gioca alla pari con le Fatality di Mortal Kombat.
Graficamente il titolo non stupisce molto dal lato puramente tecnico ma si riscatta con impianto artistico di ottimo livello e un level design ben congegnato, inoltre è stato aggiunto un sistema di danni dei nemici appagante e realistico. In base in che punto spariamo e con quale arma gli effetti saranno diversi (tutti splatterissimi); se colpiamo un arto questo salterà via, se usiamo la doppietta da vicino del nostro bersaglio rimarrà ben poco.
Doom sembra davvero un gioco appagante ed hardcore… e questo è solo il singleplayer
Per quanto riguarda il multiplayer non si è visto molto e quello che sappiamo è che sarà veloce e in stile arena come nel passato con diverse modalità e mappe. Nel trailer si può vedere un giocatore che si trasforma in un demone volante portando morte e distruzione contro gli altri partecipanti.Quello che invece cambia la carte in tavola è Snapmap: Un potente tool che permette di creare da zero nuove mappe e modalità di gioco. Funziona abbastanza similmente come il sistema di creazione di Little Big Planet, attraverso dei blocchi funzionali. Ovviamente non mancherà il supporto per le mod create dagli utenti (solo per PC ovviamente).
Dishonored 2
La coppietta francese formata da Harvey Smith e Raphael Colantonio, entrambi co-creative director presso Arkane Studios hanno annunciato (si fa per dire visto che erano usciti dei “leak” poche ore prima) il seguito dell’acclamato action in prima persona Dishonored.
Il sequel si ambienta quindici anni dopo la fine del primo capitolo. Un usurpatore ha preso il trono dell’imperatrice Emily Kaldwin, gettando nel caos le isole. Il giocatore potrà vestire i panni di Emily Kaldwin o quelli di Corvo Attano, e dovrà attraversare le strade di Dunwall per raggiungere Karnaca, una città costiera che nasconde il segreto per restituire il trono a Emily.
Entrambi i personaggi saranno giocabili e saranno entrambi dotati di poteri mistici donati dell’entità soprannaturale chiamata l’Esterno, la stessa che aiutò Corvo nel primo gioco. Dal trailer possiamo vedere che l’ambientazione sarà meno cupa rispetto al passato ispirandosi di più alle isole tropicali che alla Londra ottocentesca. Il gioco permette anche questa volta diverse modalità di approccio, dallo stealth all’azione frenata con diverse variazioni. Si può completare la campagna senza uccidere nessuno.
Il primo capitolo mi ha stupito per la sua originalità ed ambientazione pertanto attendo con ansia novità su questo seguito.
Fallout 4
Alla fine è arrivato il titolo che tutto il mondo stavo attendendo (e se non lo stavate facendo per favore lasciate il pianeta). Presentato dall’uomo che non ha bisogno di presentazioni Todd Howard, Fallout 4 è il seguito della popolare serie RPG Open World ad ambientazione post-apocalittica.
Il suo sviluppo è iniziato subito dopo il terzo capitolo, uscito nel 2008, e si svolge in una Baston devastata dalla guerra nucleare e vede come protagonista un uomo/donna del 2077 ovvero prima del conflitto. Il protagonista inizia la sua avventura a casa insieme al figlio e la moglie/marito (se scegliete di essere maschio o femmina) subito prima che una bomba nucleare colpisca la cittadina e costringa i suoi abitanti a fuggire nei famosi Vault. Il nostro personaggio si risveglierà poi 200 anni dopo (probabilmente è stato ibernato) in un mondo molto diverso da come lo ricordava.
Per la prima volta in assoluto il protagonista avrà un sua voce e i dialoghi saranno maggiormente dinamici e contestuali rispetto al passato. Le risposte possibili sono quattro, una per ogni tasto, ma sarà possibile anche effettuare azioni quali tirare un pugno o comunque non rispondere. Ovviamente ogni risposta che daremo avrà le sue conseguenze.
Il sistema di editor del personaggio è stato potenziato e ora è possibile creare il nostro alter ego con maggior precisione o affidarci ad un generatore di facce casuale. Il nostro bambino cambierà aspetto in base a come scegliamo uno dei due genitori.
Il Pip-Boy, il nostro “smart watch” del futuro, ritorna con tutte le funzioni del precedente capitolo e alcune nuove come la possibilità di provare dei giochi arcade. Inoltre, nella versione limitata del gioco sarà inclusa una riproduzione reale delle stesso da usare tramite smartphone (iOs e Android) come secondo schermo.
Ritorna anche il sistema di combattimento tramite V.A.T.S con la differenza che il tempo invece di bloccarsi del tutto rallenta così da non staccare troppo dall’azione.
Il crafting sarà fondamentale in questo nuovo capitolo: ogni risorsa che troveremo avrà delle proprietà e potremmo usare i suoi componenti per costruire degli oggetti. Il sistema di creazione delle armi e dell’armatura permette al giocatore di sbizzarrirsi come si vuole. Sarà possibile modificare ogni elemento di un’arma cambiando peso, gittata, rateo ecc. L’armatura sarà anch’essa soggetta a variazioni sia estetiche che pratiche.
Altra novità assoluta per la serie è il sistema di costruzione della casa: infatti, in Fallout 4 sarà possibile costruire il nostro personale rifugio riciclando i materiali che troviamo in giro craftando pareti, porte e vari elementi da interno. Essendo però una zona pericolosa sarà anche possibile costruire un generatore di energia, fortificare le base e installare delle torrette automatiche e altri tipi di armi fisse da difesa, compreso un mortaio. Si aggiunge quindi la componente Tower Defense almeno per chi decidesse di avere una casa, non molto dolce, casa a cui tornare dopo aver eliminato qualche mutante. Ovviamente sarà possibile vagare in giro senza fissa dimora.
Le possibilità di personalizzazione sono davvero alte e già mi immagino i concorsi per la casa più bella della Boston post-nucleare.
Ritorna anche il nostro fedele amico a quattro zampe, questa volta sarà più reattivo e reagirà ai nostri comandi in maniera più dinamica.
Fallout 4 esce l’11 novembre 2015 su tutte le piattaforme next-gen.Bethesda ha anche annunciato Fallout Shelter, un gioco per mobile in cui siamo i gestori di un Vault. Il nostro compito è badare ai suoi abitanti, potenziando le loro abilità e allargando la struttura, inoltre dovremo gestire situazioni casuali quali attacchi di predoni, talpe mutanti e così via. Fallout Shelter è disponibile già da ora.
La prima conferenza E3 Bethesda della storia è stata forse una delle migliori degli ultimi anni grazie ad un ritmo sostenuto, la giusta comicità e dei titoli davvero spettacolari. In attesa delle conferenze di stasera (di cui non so scriverò un articolo) vi auguro un buon E3!
scritto da Filippo Giacometti e pubblicato il giorno