Il nuovo ambizioso titolo firmato Bungie arriva al pubblico nella sua versione Beta e ovviamente non potuto fare a meno di provarlo. Ecco le mie opinioni.
Dopo aver sputato sangue e graffiato con le unghie, per un colpo di fortuna sono riuscito anch’io ad ottenere il mio codice per la Beta di Destiny, l’ambizioso quanto epico nuovo sparatutto targato Bungie (quelli di Halo per gli ignoranti) che ci porta al scoperta di un universo pieno di meraviglie e oscure minacce.
All’inizio ero titubante: provare il gioco nella sua forma incompleta o attendere settembre per l’uscita? Indovinate cosa ho scelto. Così, dopo aver scaricato l’esigua quantità di giga della demo, mi sono immerso completamente nel gioco.
Uno dei primi artwork rilasciati, non molto diverso da com’è realmente il gioco
Dopo cinque minuti avevo già la pelle d’oca, colpa delle musiche fin troppo suggestive (ma non posso ascoltarmi le musiche invece di combattere?) probabilmente di Martin O’Donnell, dico “probabilmente” perché essendo stato licenziato da Bungie non si può avere la certezza che siano sue.
Prima missione: Terra, Vecchia Russia, il nostro spettro ci sveglia, cerchiamo un mezzo per scappare del pianeta eliminando i Caduti che ci ostacolano il passaggio. Dopo di che, l’arrivo alla torre, la nostra “base” dove incontrare altri compagni d’avventura, comprare equipaggiamento, armi, navi, veicoli ecc. e contemplare l’enorme sfera che copre il cielo: il Viaggiatore, un essere avanzato venuto nel nostro universo molto anni fa.
I guardiani, ultimi protettori della Terra e dell’universo, devono combattere l’Oscurità, un antico nemico del Viaggiatore venuto per portare morte e distruzione in tutta la via Lattea. Una storia piuttosto sempliciotta, il classico conflitto tra il bene e il male, qui portato ai minimi termini. Da quel che ho visto, la componente narrativa serve solo per collante tra una missione e l’altra, un banale pretesto per continuare con l’avventura. Almeno queste sono state le mie impressioni preliminari ma dubito ci saranno miglioramenti in tale ambito a gioco rilasciato. Dove punta invece Destiny è l’atmosfera: il gioco è in grado di immergere il giocatore portandolo in bellissimi luoghi, dipinti da artisti di incredibile bravura talmente belli da perdere ore solo a guardarli. Il comparto tecnico non è in sé eccezionale (causa il cross-gen) ma artisticamente è splendido. Il sonoro è un grande punto a favore di Destiny: musiche strumentali di sublime qualità e coinvolgenti, fin troppo. Il doppiaggio, in italiano si intende, è di ottimo livello. La voce di Peter Dinklage è stata sostituita con la corrispettiva italiana, quella di Gaetano Varcasia (la voce di Tyrion Lennister di Trono di Spade per capirci).
Venendo alla sua componente sparatutto, Bungie ha fatto buon uso delle conoscenze con Halo, unendo agli elementi del FPS classico quelli di un gioco di ruolo. Aspettatevi pertanto personaggi da potenziare, oggetti da raccogliere, grandi spazi da esplorare e nemici con una barra della vita troppo lunga. Le missioni sono piuttosto lineari, privi di qualsivoglia evento scriptato, un semplice va da punto A a B ammazzando tutto quello che ci trovi in mezzo, talvolta ripassando in zone già esplorate. I combattimenti sono fluidi, bilanciati e divertenti. Destiny non è un gioco difficile, non perché il numero di nemici o la loro forza non sia temibile, ma perché (escluse certe zone) quando si muore si ritorna dopo pochi secondi senza respawn dei nemici; questo dovuto al fatto che si tratta di un titolo open world online pieno di altri giocatori che ci saltellano intorno perseguendo i loro obiettivi come facciamo noi, ergo il respawn dei nemici e i checkpoint sono limitati a certe aree del gioco. Nonostante ciò la sfida rimane comunque interessante e assume un fascino inedito se giocato in cooperativa, modalità che purtroppo non ho potuto testare perché sono asociale …. e non ho il PlayStation Plus. Le armi sono ben fatte, diversificate e danno al giocatore un ottimo feedback; l’unica cosa che mi fa storcere il naso è il fatto che certe armi (fucili di precisioni, pompa e MLG) siano utilizzabili solo con le munizioni speciali. Ma non si poteva usare lo stesso queste armi e tenere le munizioni speciali come extra? Inoltre avrei preferito un maggior differenza di queste munizioni, con effetti diversi a seconda della tipologia.
Ultimo difetto che ho trovato è la scarsa personalizzazione del personaggio e delle armi: la prima è troppo limitata, con pochi elementi da personalizzare e visi troppo monotoni. Le armi sono fisse, si possono potenziare (neanche tutte) ma non c’è alcun modo per aggiungere accessori o cambiare le texture.
In conclusione, Destiny è un titolo epico in grado di trascinare il giocatore fino all’altro capo dell’universo e tenerlo per ore attaccato allo schermo. Divertente, bello visivamente e acusticamente, ma con qualche difetto qua e là che spero riusciranno a sistemare per il 9 Settembre, data d’uscita del titolo.
Voi avete giocato alla Beta di Destiny? Ditemi cosa ne pensate!
scritto da Filippo Giacometti e pubblicato il giorno