Nell’immaginario fantascientifico uno dei veicoli più iconici e amati di sempre sono i mech da battaglia. Nel giro degli anni se ne sono visti di ogni genere e dimensione, sia al cinema come nei fumetti fino ad atterrare anche nel mondo dei videogiochi. Il mech, o in questo caso il Titan, è uno dei due protagonisti della serie Titanfall, uscita nel 2014 in esclusiva su piattaforme Microsoft. La serie creata da Vince Zampella e la sua Respawn Entertainment approda con un secondo capitolo su PlayStation 4, Xbox One e PC nel bel mezzo dello scontro a fuoco tra Battlefield 1 e Call of Duty: Infinite Warfare. Sopravviverà alla battaglia?
I titani di acciaio
La serie Titanfall è costruita su due pilastri fondamentali: il Titan, un mech da battaglia dotato di intelligenza artificiale, e il suo pilota a cui è legato tramite collegamento neurale. In solitaria il pilota è un veloce e temibile assassino, dotato di jetpack e di un esoscheletro che gli conferisce superforza e resistenza maggiore, nonché alcuni poteri speciali come l’occultamento od ologrammi per ingannare il nemico.
Quando il pilota sale a bordo del suo Titan diventa una forza di distruzione grazie alle numerose armi di cui il bestione meccanizzato è dotato, tra mitragliatrici, trappole, cannoni laser e spade giganti. Quello che rende efficace il Titan non è però il suo armamentario o la resistenza, ma il rapporto con il suo pilota, una specie di legame simbiotico in grado di trasformare un semplice veicolo di guerra in un’unica e letale entità.
Il Titan non è semplicemente un mezzo che chiunque può usare ma ben sì una macchina dotata di intelligenza artificiale la quale per operare al meglio deve legarsi a un individuo umano.
Controller alla mano, Titanfall 2 si distingue immediatamente dagli altri suoi congeneri per un sistema di movimento incredibilmente veloce, dinamico e reattivo. Nel gioco è possibile camminare sulle pareti, compiere doppi salti o scivolare sul pavimento in una soluzione continua senza mai doversi fermare. Il senso di dinamismo e fluidità è uno dei pregi maggiori della produzione Respawn Entertainment e una delle sue caratteristiche peculiari. Rispetto ad altri sparatutto, in cui si passa da copertura a copertura, in Titanfall 2 la miglior strategia è muoversi come una trottola, confondendo gli avversari con continui cambi di direzione per poi attaccarli di sorpresa.
La situazione si inverte quando si entra a bordo del Titan: i movimenti sono lenti, i passi pesanti e ogni mossa va pensata con saggezza perché potrebbe essere l’ultima. Da un gioco di velocità diventa uno strategico, in cui è necessario conoscere al meglio l’equipaggiamento del robot e sapere quando e come usarlo per il miglior rendimento. La pesantezza e stazza dei titani non permette molte possibilità di fuga o schivare i proiettili come quando si interpretano i panni del pilota.
Titanfall 2 si basa su questo dualismo, su questi due differenti modi di giocare che vanno padroneggiati entrambi per vincere e prevalere sopra gli avversari. Entrambi perfettamente costruiti e ben sviluppati e in grado di garantire soddisfazioni e divertimento, senza essere per forza dei maestri del combattimento. Infatti, le nozioni di gioco base sono facilmente imparabili e dopo un po’ di pratica potranno essere portate al massimo delle loro possibilità.
Bello quanto basta
Dal punto di vista tecnico Titanfall 2 compie un lavoro egregio con una qualità grafica leggermente al di sotto della media rispetto alle altre produzioni tripla A, ma comunque godibile e soprattutto fruibile per configurazioni medio-basse. La versione PC da me testata gira senza troppo sforzo sopra i 100fps usando una GTX 1070 abbinata a un Intel I5 3560k, con tutti i settaggi grafici al massimo e il FOV impostato a 90.
La versione console naviga senza indugio a 60 fps stabili seppur adotti una risoluzione dinamica e talvolta abbia problemi di lag durante le cutscene.
Le texture di armi e Titan sono di buona fattura, come anche gli effetti particellari delle esplosioni e del fuoco nonché quelli di fumo e altri generi di gas. Il sonoro presenta registrazioni di buona qualità seppur manchi purtroppo la possibilità di decidere il tipo di suono in uscita nel menù delle opzioni.
Una coppia efficiente al 90%
La campagna di Titanfall 2 si focalizza sulla storia del pilota Jack Cooper e il suo Titan BT- 7274 durante la guerra tra la Milizia e la IMC. Nel gioco viene raccontato il particolare legame tra il Titan e il pilota, tramite scambi di battute e situazioni atte a dare spessore al rapporto di amicizia, lealtà e complicità dei due personaggi.
Difficilmente non vi riuscirete ad affezionare al gigante di ferro, nonostante la sua mente logica e meccanica dentro di sé nasconde un’anima artificiale, un senso di sacrificio e dovere e una morale che seppur programmata nella sua scheda madre, sembra spontanea e del tutto naturale.
La storia tra Jack Cooper e BT-7274 è paragonabile, se non addirittura ispirata, a quella di Terminator 2 – il giorno del giudizio in particolare per certe scene e quel legame protettivo e di amicizia tra la macchina e l’uomo.
La regia come la sceneggiatura non brilla particolarmente, un difetto del tutto irrilevante visto che l’intento narrativo del gioco è quello di creare un legame empatico tra il giocatore e i personaggi del gioco, un obiettivo che riesce a raggiungere pianamente.
La colonna sonora composta da Stephen Barton presenta tracce che ben si abbinano alle scene su schermo con un mix tra orchestrale ed elettronico. Il doppiaggio in italiano è di buona qualità, in linea con le altre produzioni videoludiche.
Nonostante la sua brevità (7 ore a difficoltà difficile) la campagna di Titanfall 2 è una delle migliori a cui abbia giocato in quest’ultimo periodo: divertente, diversificata e ricca di momenti spettacolari e situazioni mai banali. Ogni livello è costruito in maniera tale da non annoiare mai con sezioni platform perfettamente sviluppate, sempre stimolanti ma mai frustranti, e combattimenti in aree aperte in cui sbizzarrirsi sfruttando l’ambiente circostante e le numerose armi a nostra disposizione.
Fidati di me
BT-7274 è un Titan dl classe Vanguard legato al capitano Lastimosa. Dopo uno scontro mortale, il capitano trasferisce in punto di morte il comando di BT al fuciliere Jack Cooper, i quali insieme dovranno legare per sopravvivere e completare la missione.
Ogni livello è unico e si distingue per le sue meccaniche; ad esempio in quello della “scorciatoia” dobbiamo seguire il percorso di una catena di montaggio di una fabbrica di ambienti artificiali, saltando da una superficie all’altra con il giusto tempismo, ogni volta con un elemento platform diverso. In certi livelli dobbiamo risolvere piccoli enigmi usando l’ambiente circostante e in altri combattere per un certo periodo di tempo in un’arena chiusa, cercando armi in giro per non rimanere disarmati.
Le sezioni a bordo dei Titan vedono principalmente scontri con altri mech e un buono numero di scontri con dei boss, quasi uno a livello. Questi scontri sono abbastanza simili tra loro ma comunque divertenti e stimolanti.
L’unico difetto sono i nemici dotati di un’intelligenza artificiale scarsa, purtroppo ormai una norma sugli fps odierni, e mai in grado di rappresentare una vera minaccia. Inoltre, nonostante una buona varietà di avversari, nessuno di questi rappresenta una vera sfida o è dotato di abilità paragonabili alle nostre. Bastano pochi colpi ben assestati per uccidere un soldato, qualcuno in più per gli Stalker e diversi caricatori per i robot più blindati; tuttavia dalla nostra abbiamo sempre il vantaggio della velocità e anche a un livello di difficoltà alto farsi colpire è difficile, tra l’altro la rigenerazione della salute è estremamente veloce e un attacco diretto, senza andare mai in copertura, è quasi sempre la soluzione migliore.
Una cosa che mi ha fatto storcere il naso sono i dialoghi a scelta multipla: avvengono spesso nel bel mezzo dell’azione quando si è troppo occupati per rispondere ed essendo a tempo, spesso non si riesce a schiacciare il pulsante abbastanza velocemente. Inoltre sono totalmente inutili visto che non cambiano la storia e diverse volte, tra le sole due opzioni disponibili, bisogna sceglierle entrambe rendendo la nostra decisione del tutto superflua.
Non solo mimetiche
Nonostante il singleplayer sia un’aggiunta piacevole, la componente fondamentale di Titanfall 2 rimane il suo comparto multigiocatori. Il pacchetto include attualmente 8 modalità e 9 mappe, partite private e sezioni apposite, i network, in cui creare o entrare in un gruppo di giocatori per eventi vari.
Ogni giocatore può scegliere a quale fazione appartenere tra 6 disponibili (due disponibili subito, le altre sbloccabili) facendo salire questa in base al numero di vittorie. Non sembrano esserci apparenti bonus nell’entrare in una fazione piuttosto che l’altra visto che armi ed accessori, così come le mimetiche e i Titan sono uguali.
Il pilota e il Titan sono entrambi personalizzabili: del primo è possibile scegliere l’arma primaria (fucile d’assalto, mitraglietta, mitragliatrice leggera, fucile da cecchino, shotgun e granatiere), arma secondaria (pistola, anti-titan), il sesso dell’avatar, la mimetica dell’armatura, il tipo di ordigno, la mod tattica (occultamento, ologramma pilota, rampino, sonar etc.), kit 1 e 2 (abilità extra utili per il combattimento), l’esecuzione del corpo a corpo e per ultima il potenziamento, un bonus che si attiva in base alle nostre performance; tra queste ci sono la smart pistol, armi potenziate, droni esplosivi e altri che si sbloccano salendo di livello.
Per ogni arma primaria sono disponibili quattro mod che conferiscono bonus come poter sparare in corsa o ricaricare più velocemente o mirini di vario genere, mentre per l’arma secondaria ce ne sono solo tre. Per entrambe sono disponibili delle mimetiche non condivisibili tra le diverse armi. Ogni arma ha un livello di progressione il quale si può alzare usando questa in battaglia per uccidere gli altri avversari; ogni livello sblocca nuovi accessori ed estetiche.
Similare la situazione per i Titan: ne esistono 6 tipologie ognuno dotato di caratteristiche utili per uno specifico tipo di approccio, ad esempio il Ronin è poco resistente ma veloce, le sue abilità sono utili per gli scontri ravvicinati, il Legion invece è armato di un cannone con canne rotanti e con i giusti potenziamenti è un formidabile avversario per ogni situazione.
Per ogni Titan si può scegliere tra tre potenziamenti diversi: kit del titan, kit ion e kit titanfall. Il primo conferisce un’abilità al Titan stesso, il secondo potenzia armi e poteri del Titan e il terzo permette di decidere il tipo di protezione durante la caduta del Titan. Ovviamente anche il Titan può essere personalizzato a livello estetico con colori e design differenti (se avete acquisto anche Battlefield 1 avrete a disposizione il “Barone Rosso”).
Per ultimo è possibile scegliere la nostra targa in gioco, formata dalla bandiera distintiva la quale fa da sfondo e da un logo chiamato patch distintivo. Ovviamente, come per tutto il resto, questi andranno sbloccati durante il corso del tempo giocando al multiplayer.
Pronti per Titanfall
Una volta selezionato e personalizzato l’equipaggiamento giunge il momento di entrare nel vivo della battaglia: si seleziona la modalità e in poco tempo il sistema di matchmaking inserisce il giocatore all’interno di una partita. Prima di iniziare il vero e proprio scontro è possibile cambiare equipaggiamento sia del pilota che del Titan o farlo successivamente in gioco entrando nel menù. L’equipaggiamento verrà attivato al respawn successivo.
Il multigiocatore è abbastanza fruibile ai novizi (come me) grazie a comandi facili da imparare e immediati; tuttavia i giocatori alle prime armi si troveranno in difficoltà contro gli avversari di più alto livello con equipaggiamenti più avanzati, seppur il livello di progressione sia abbastanza alto. Nonostante ciò sarebbe stato meglio incentivare il gioco di squadra per non rischiare di essere “massacrati” alle prime partite giocando da solitari.
Le partite sono spesso intense e frenetiche con combattimenti tra Titan contro Titan, piloti contro piloti o piloti contro Titan, All’inizio ogni giocatore parte come pilota e, una volta ottenuto un punteggio sufficiente, può chiamare il suo Titan il quale può essere pilotato salendoci a bordo e prendendone il controllo diretto oppure attivare la modalità automatica ordinando al Titan se seguire il giocatore o combattere in giro per l’arena. Seppur il Titan possa funzionare senza pilota difficilmente può fronteggiare un avversario Titan comandato da un giocatore reale, pertanto la strategia migliore è scendere dal mezzo solo quando necessario, come ad esempio quando bisogna conquistare gli obiettivi.
Se gli scontri tra piloti si basano sulla velocità nel muoversi e sparare, quelli tra Titan sono invece più lenti e strategici data anche le fattezze dei titani robotici. Per riuscire a vincere uno scontro è necessario scegliere accuratamente il Titan con le abilità conformi allo stile di gioco del giocatore e utilizzarle al meglio contro il nemico. Tutti i Titan hanno un sistema difensivo, come uno scudo che blocca i proiettili e li rispedisce al mittente, un’arma primaria e due abilità speciali. Oltre a queste hanno una mossa per il corpo a corpo la quale si può trasformare in una spettacolare esecuzione.
Se il gioco di squadra non è necessario quando si è sul campo di terra, diventa fondamentale negli scontri con i Titan. Infatti, difficilmente si esce vivi da uno scontro con più avversari contemporanei ed è sempre meglio avere al proprio fianco un Titan alleato con cui coordinare l’attacco. In caso di imminente sconfitta è sempre possibile uscire fuori dal mech attivando, se selezionato il bonus, l’autodistruzione del Titan eliminando i nemici nell’onda d’urto.
la velocità è tutto
Il multiplayer di Titanfall 2 è veloce sia nei movimenti come anche nell’uccidere gli avversari. Si muore con pochi colpi e si recupera l’energia in poco tempo, in modo da non rompere mai il ritmo e mantenere alta la tensione. Tuttavia l’alta velocità dell’azione potrebbe favorire i giocatori con una connessione performante e un ping basso, e in Italia sono pochi ad averla.
A bordo del Titan non sarò necessario badare solo alle controparti avversarie ma anche ai piloti a terra, i quali rimangono comunque degli avversari pericolosi data la loro velocità di movimento, le armi anti-titan e l’abilità di saltare sopra un Titan avversario per prima togliere la batteria e con un secondo salto far detonare una granata dentro il contenitore vuoto della batteria, facendo esplodere il robot. La batteria rubata può poi essere inserita in un Titan alleato per potenziarlo con uno scudo più potente. Inoltre è anche possibile salire sopra i Titan alleati per un “passaggio” e difendere il mezzo dagli altri piloti che vogliono rubare la batteria; ovviamente rimanendo fermi sopra il Titan le probabilità di essere colpiti saranno più alte.
Le mappe presentano un buon level design e sono tutte e nove godibili e ben progettate. Ognuna di queste è ricca di percorsi e strade alternative e sono sviluppate in modo tale da sfruttare al meglio le abilità di movimento del pilota, offrendo sempre pareti dove correre e rimbalzare e una giusta quantità di verticalità.
Tuttavia le mappe non sono perfette: buona parte di queste sono formate da aree esterne aperte e con coperture naturali e artificiali dietro cui ripararsi, adatte per gli scontri con i Titan e zone più al chiuso, all’interno di edifici, per le sparatorie tra piloti. Queste mappe sono ottime per gli scontri normali con molti giocatori a bordo di Titan e a piedi, non sono invece adatte per le modalità tra soli piloti o tra soli Titan. Nel primo caso le aree aperte sono poco pratiche e dispersive, per gli scontri con i Titan le arene sono piccole e le zone interne inaccessibili. Sarebbe stato meglio creare mappe adatte per ogni modalità e anche in base al numero di giocatori; un “tutti contro tutti” con mappe così vaste rischia di abbassare il ritmo di gioco.
Inoltre ho notato che gli interni non presentano molte opportunità strategiche e spesso sembrano più un posto dove ripararsi quando colpiti o nascondersi da un Titan in arrivo. Avrei preferito una continuità tra il design esterno e quello interno, con spazi più grandi e adatti alle abilità da parkour dei piloti tralasciando il realismo dell’ambientazione in favore di un level design più stimolante.
Il numero di mappe è discreto e ne arriveranno altre, come Angel City dal primo Titanfall, in forma completamente gratuita con la speranza siano migliori di quelle presenti adesso.
Per quanto riguarda la qualità dei server non ho notato nessun tipo di lag o problemi con il netcode. Purtroppo non è possibile vedere il ping degli altri giocatori quindi non è sicuro che il matchmaking avvenga analizzando anche questo fattore.
Commento Finale
Titanfall 2 si conferma essere uno sparatutto dalle fondamenta solide, divertente e frenetico. La modalità singolo giocatore è di ottima qualità e, nonostante la sua esigua durata, si tratta di una delle campagne meglio sviluppate quest'anno. Il multigiocatore pecca per quanto riguarda il level design delle mappe ma in generale può offrire ore e ore di divertimento, considerando inoltre la totale gratuità dei futuri DLC. Grafica e audio sono migliorabili, ma quantomeno il titolo è ben ottimizzato.