Dopo uno sparatutto bidimensionale come Broforce, un party game con i peni (Genital Jousting), e la violenza in VR di Gorn, un titolo come Terra Nil è inusuale per il team sudafricano Free Lives.
Terra Nil è infatti ben distante dalla tamarraggine, mascolinità e irriverenza delle opere prima citate. Il nuovo titolo Free Lives ha preso una strada meno violenta, dove invece di distruggere bisogna curare.
Come guarire un pianeta
Una nave spaziale arriva sulla Terra. Un pianeta morente a causa dell’inquinamento e dei fenomeni climatici estremi che hanno rotto i delicati equilibri della natura. La terra è sterile, la siccità rende impossibile la sopravvivenza e i mari sono intossicati. Gli animali, che un tempo calpestavano il suolo e nuotavano nell’acqua, sono scomparsi.
Una situazione drammatica. Un problema che può essere risolto dalla tecnologia.
Terra Nil mette il giocatore nei panni della persona incaricata di risanare il pianeta. A sua disposizione una pratica guida stupendamente illustrata, e avanzate strutture per riportare allo splendore le quattro aree del mondo.
Seppur ogni area sia generata casualmente, il compito rimane sempre uguale: fertilizzare il terreno, creare i diversi biomi, attirare gli animali e, infine, riciclare e ripulire l’area di tutta l’attrezzatura. Una volta completati questi compiti è possibile rilassarsi ammirando l’ottimo lavoro appena compiuto.
Tecnologia verde
Per assolvere questi compiti, il giocatore deve utilizzare strategicamente la risorse messe a disposizione. Queste risorse sono strumenti e strutture con funzionalità ben precise, e che vanno combinate tra loro per ottenere il risultato necessario a completare le missioni.
La prima cosa da costruire è un generatore di energia come una turbina eolica o una centrale geotermica. Una volta ottenuta l’energia si possono costruire nell’area vicina altre strutture, come il purificatore antitossine, il quale depura le terre desolate e crea suolo fertile. Il suolo bonificato può essere poi reso verde con l’irrigatore.
Ogni struttura richiede uno o più requisiti che vanno soddisfatti per poterla utilizzare. Oltre a un costo in monete del gioco (delle foglie verdi ottenibili risanando le caselle della mappa), alcuni requisiti possono essere la temperatura (ma anche umidità) oppure, come spesso capita, la presenza di un certo tipo di terreno o struttura.
Le strutture non possono essere demolite: una volta costruita non può né essere spostata o distrutta, se non con appositi strumenti che però si sbloccano alla terza e ultima fase.
Pianificare per il futuro
Le tre fasi che compongono ogni livello di Terra Nil sono collegate tra loro ed è pertanto opportuno pianificare attentamente una strategia che permette di completare i compiti di tutte le fasi. Può capitare infatti, che un posizionamento sbagliato di una struttura possa compromettere completamente una fase, impedendo a sua volta di terminare la missione principale. In caso di una situazione del genere si può rigenerare la regione o riavviare la fase. Non è invece richiesto di soddisfare i requisiti di tutte e tre le fasi contemporaneamente: nella fase due vanno creati i biomi in modo tale che ognuno occupi una quantità di spazio minimo. Tuttavia, completato il compito e passato alla fase successiva, non è più necessario soddisfare queste ripartizioni e quindi si possono cambiare i biomi senza conseguenze. Una scelta di design compiuta per semplificare la vita al giocatore, ma controproducente agli obiettivi della missione.
Una gestione approssimativa
Una delle caratteristiche che amo particolarmente nei gestionali è la libertà che viene concessa al giocatore. Infatti, un buon gestionale è in grado di intrattenere anche quando vengono completati gli obiettivi principali, lasciando libero il giocatore di costruire, migliorando e ampliando secondo i propri desideri.
Terra Nil non concede questa libertà: una volta esaurite le richieste per completare la regione, rimangono solo pochi obiettivi opzionali. E quando anche questi sono stati spuntati, rimane solo che lasciare l’area senza nessuna possibilità di proseguire oltre i limiti della missione. Le regole rigide costringono il giocatore a pensare in maniera estremamente pragmatica, lasciando ben poco spazio alla creatività o qualsiasi tipo di libera espressione.
Nulla di ciò è di per sé un difetto, ma diminuisce prepotentemente la rigiocabilità e l’interesse per una seconda partita. Infatti, una volta completato il gioco, che dura solamente sei ore, rimane ben poco da fare se non ripetere gli stessi livelli con un’ambientazione leggermente diversa (che combina elementi di altre regioni).
In armonia con la natura
Una semplice musica al piano, con pochi altri strumenti, accompagna il giocatore per tutto il tempo. Il rumore degli animali, si mischia con quello dell’acqua che scorre nei mari e nei fiumi. Un breve e leggera pioggia scende dal cielo, portando verde dove l’irrigatore non ha potuto.
Rappresentazione della natura, illustrate con uno stile meticoloso e curato, rilassano gli occhi. Immagini di una natura diversificata e ricca, che si mescola a quella artificiale delle macchine portate dallo spazio.
Terra Nil è un titolo rilassante e tranquillo che immerge il giocatore in un ambiente naturale e armonioso. Anche se talvolta può essere frustrante, risanare un pianeta e portarlo al suo naturale verde splendore è soddisfacente, anche facendolo solo nel mondo virtuale e non quello reale.
In Terra Nil si possono scegliere diversi livelli di difficoltà. In caso nessuna delle modalità soddisfacesse appieno i bisogni del giocatore, si possono modificare i singoli parametri andando a creare un livello di sfida personalizzato. Ad esempio, si possono ridurre le risorse iniziali al minimo per rendere il gioco più difficile, come anche attivare la modalità zen che rende le risorse infinite.
Commento Finale
Terra Nil è un piacevole e rilassante strategico, adatto per chi cerca relax e un po' meno chi vuole un gestionale impegnativo. Seppur di breve durata (solamente sei ore per giungere ai titoli di coda), le quattro regioni sono ben differenziate tra loro e tutte minuziosamente disegnate. Una piacevole colonna sonora, formata da suoni naturali e note di piano, accompagna sempre il giocatore, e calma la mente in quei pochi momenti di frustrazione. Terra Nil è però limitato da alcune scelte di design che hanno avvicinato il titolo più a un puzzle game, con un'unica soluzione, che a un gestionale in cui è concessa maggiore libertà.