Ori è una piccola creatura di un bianco luminoso. Non parla ma sa farsi capire lo stesso. Seppur la sua statura minuscola il suo cuore è gigante e compirebbe la più pericolosa delle imprese pur di salvare i suoi amici.
Oltre a tutto ciò è anche il protagonista di Ori and the Will of the Wisps. Seguito dell’acclamato Ori and the Blind Forest, si tratta di un platform sul genere dei metroidiana sviluppato da Moon Studios.
La foresta delle meraviglie
Non servono le mie parole per descrivere la bellezza che si presenta davanti agli occhi quando si gioca a Ori and the Will of the Wisps. Ogni immagine è un dipinto in movimento che lascia estasiati. Originale, dettagliato e curato nei minimi particolari.
Lo stile ricorda un libro illustrato di fiabe. Colori sgargianti e personaggi cartooneschi.
Ad accompagnare le splendide immagini una colonna sonora, composta da Gareth Coker, in perfetta sintonia con lo schermo. Musiche soavi e rilassanti per gli ambienti tranquilli si alternano con cori e la potenza dell’orchestra quando l’azione è furiosa.
La storia è anch’essa fiabesca: animali parlanti, magie e un eroe destinato a salvare il mondo dalle forze oscure. Nonostante la mancanza di un vero doppiaggio (parlano una lingua inventata) la regia riesce comunque a suscitare forti emozioni e tenerezza nei confronti dei protagonisti.
Dolce nell’aspetto, spietato al pad
Ori and the Will of the Wisps non è apprezzato solo per il suo lato artistico. Infatti una delle sue qualità migliori è il gameplay solido e un level design di altissimo livello.
Ori and the Will of the Wisps è un platform adventure che richiede costantemente velocità e precisione. Ogni nuova abilità viene messa subito alla prova con percorsi impegnativi che aumentano progressivamente di complessità. L’acquisizione di nuovi poteri alza inevitabile la difficoltà della sfida, in quanto viene richiesto al giocatore di usare diverse abilità una dopo l’altro. Questo si traduce non solo nella necessità di essere veloce con le dita ma anche con gli occhi. In pochi secondi si deve capire in quale direzione andare e come arrivarci. Nelle sezioni finali si trasforma in una corsa continua, in cui si salta e si balza in maniera forsennata.
Ori può aiutare i suoi amici portando risorse per sviluppare nuovi progetti (come costruire case, togliere erbacce o piantare delle piante) e facendo qualche favore. Queste sono missioni secondarie abbastanza basilari e ripetitive, nulla di diverso dal classico trova qualcosa o qualcuno e premi X. Più interessanti invece le arene da combattimento e le gare di velocità.
Tutto questa frenesia di movimenti non sarebbe possibile senza un sistema di controllo preciso e sufficientemente clemente. Con un po’ di pratica in breve tempo ci si ritrova a correre come un missile per la mappa, con estrema fluidità e padronanza.
Se devo trovare un difetto, l’assegnazione di due abilità allo stesso bottone può ogni tanto creare un problema (l’abilità utilizzata cambia in base al contesto) e alcune volte invece di saltare Ori compie una capriola. Nulla di snervante, semplicemente il gioco vi richiede una certa sicurezza nella direzione della levetta analogica.
Guerriero dal bianco manto
Ori non è solo una bestiolina salterella ma anche un potente combattente.
La principale arma è una spada a medio raggio, veloce e capace di infliggere abbastanza danno. Questa può essere direzionata permettendo così strategici colpi dall’alto, una mossa efficiente per rimanere fuori dalla portata dei nemici. Gli avversari non sono particolarmente temibili e la varietà non è nemmeno così alta. La lotta diventa ardua solo quando sono numerosi su schermo ma nemmeno in questo caso, se si sanno applicare le giuste strategie, se ne esce fuori vincitore facilmente. Le battaglie diventano ulteriormente facili con l’acquisizione di nuove capacità. Infatti diventa fin troppo semplice contro attaccare e usare a proprio vantaggio gli attacchi nemici, rimandando indietro i loro colpi o rimbalzandogli continuamente sopra provocando danni in sicurezza.
Le abilità di Ori sono molteplici e vanno da un martello, per passare per l’arco (perfetto per gli attacchi a distanza) e finire con palle di fuoco e altri poteri che vanno sbloccati, alcuni nel corso dell’avventura altri dai mercanti.
Mercanti e cose da comprare
In Ori and the Will of the Wisps è possibile acquistare nuove abilità dagli abitanti della foresta: poteri di attacco attivi o abilità passive. Quest’ultimi si presentano sotto forma di frammenti e vanno inseriti negli slot (all’inizio 3 ma potenziabili fino a 5). Il giocatore può quindi scegliere i frammenti in base al suo stile di gioco: se ad esempio preferisce la sicurezza può aumentare la vita, invece se è aggressivo può aumentare i danni subiti e inflitti.
Dove invece i combattimenti si fanno interessanti è con i boss. Ce ne sono pochi ma presentano tutti un’ottima sfida mettendo a dura prova i nervi. La difficoltà è dovuta anche alla casualità del pattern d’attacco: il boss non segue sempre lo stesso schema di combattimento ma lo cambia dopo ogni morte, cambiando l’ordine delle mosse.
Le parti migliori rimangono però le fughe. In questi momenti Ori deve scappare dal mostro di turno e il giocatore deve assicurarsi di non sbagliare un singolo salto per salvarlo. Inoltre non ci sono checkpoint in mezzo alla fuga e a ogni morte si ricomincia dall’inizio.
Difficoltà accessibile
La difficoltà è diminuita rispetto al precedente capitolo. In questo nuovo gioco è stato aggiunto la selezione del livello di difficoltà, i checkpoint sono frequenti e fin da subito viene donata al giocatore un’abilità che permette di convertire l’energia dei poteri in energia vitale, in modo da potersi rigenerare in caso di difficoltà (purché si stia coi piedi per terra). Inoltre dopo ogni missione viene regalata una sfera di vita e energia aggiuntiva. Queste possono essere ulteriormente aumentate cercando i potenziamenti in giro per la mappa o con abilità passive.
I pericoli come trappole, spuntoni o flussi di energia non portano al game over se colpiti, ma provocano solamente danno lasciando comunque proseguire. Questo significa che, se in possesso di abbastanza vita, è possibile superare gli ostacoli fregandosene del pericolo in quanto si sopravvive lo stesso.
Questa scelta diminuisce il livello di frustrazione risolvendo il trial and error del precedente capitolo ma rende anche meno soddisfacente il completamento del percorso.
Non fraintendetemi: il level design delle sezioni platform è superbo solo che è possibile certe volte “barare” per raggiungere la meta.
Un gioco imperdibile
Come questo titolo ce ne sono pochi. Pochi giochi che riescono a trasmettermi l’amore di un’artista per la sua opera. Alla fine non servono grandi budget o un team di 100 persone per creare grandi videogiochi. Basta la passione e tante ottime idee e, Ori and the Will of the Wisps, include entrambe.
Commento Finale
Ori and the Will of the Wisps è un gioco divertente, emozionante e stimolante. Un eccellente platform quasi privo di difetti con un comparto artistico surreale per la sua bellezza. Nelle più di 18 ore passate in giro per la magica foresta non c'è stato mai un momento di noia e, la maggiore accessibilità, hanno diminuito la frustrazione rendendo questo nuovo capitolo più appetibile ai meno avvezzi al genere.