Come ormai è noto, Nintendo è riuscita nel suo intento di bloccare Yuzu, il noto emulatore di Nintendo Switch. Il team Tropic Haze, autori del programma, dovranno pagare 2.4 milioni di dollari e cessare ogni attività di sviluppo, nonché eliminare ogni copia di Yuzu e altri strumenti utilizzati per lo sviluppo dell’emulatore. Questa decisione, presa di comune accordo tra le due parti, ha portato anche alla eliminazione di Citra, emulatore di Nintendo 3DS, sempre gestito da Tropic Haze.
Nintendo accusa Yuzu di essere principalmente progettata per aggirare il sistema di copyright di Nintendo Switch in quanto, per avviare i videogiochi, richiede l’utilizzo di chiavi crittografate. Queste chiavi sono di proprietà di Nintendo, e un qualsiasi utilizzo non autorizzato è di fatto una violazione della legge sul copyright.
Yuzu non ha mai fornito chiavi crittografate o qualsiasi altro codice protetto da copyright. Come tutti gli altri simulatori, si è sempre battuta per un uso legittimo e legale e mai incentivato la pirateria (almeno questa è loro posizione ufficiale). Per usare legalmente Yuzu era necessario ottenere il firmware dalla propria console Switch e fare una copia del proprio gioco (cosa perfettamente legale finché si possiede l’originale, non si diffonde online e si utilizza esclusivamente per archiviazione personale).
Ciononostante, è evidente a chiunque che Yuzu era utilizzato principalmente per usufruire di videogiochi Nintendo ottenuti illegalmente. Infatti, è proprio su questo fatto che l’accusa di Nintendo si basa.
Il caso Tears of the Kingdom
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è stato illegalmente distribuito una settimana e mezza prima del lancio ufficiale: 12 maggio 2023.
Secondo quanto dichiarato da Nintendo, nel periodo tra il 1 e il 10 maggio sono state scaricate più di un milione di copie pirata di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, e contemporaneamente centinaia di persone si sono iscritte al Patreon di Yuzu per accedere alla versione early access dell’emulatore e provare il gioco in anteprima.
Non solo giochi first-party
Oltre ai giochi prime parti di Nintendo, anche le terze parti possono essere danneggiate. Infatti, sono diversi i casi in cui quando un gioco PC non è disponibile piratato a causa delle protezioni come Denuvo, vengono create versioni PC fasulle, che non sono altro che la versione Switch fatta girare direttamente su un emulatore, anche se solitamente si tratta di Ryujinx e non Yuzu.
Seppur Yuzu non fornisca supporto ai giochi non ancora usciti, il progetto è open source e quindi chiunque può scaricarlo e modificarlo a suo piacimento. Conseguentemente, durante questo periodo sono state rilasciate mod per Yuzu da parte di utenti esterni a Tropic Haze, e sviluppate appositamente per giocare a The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.
Inoltre, secondo Nintendo sono stati provocati danni ai loro utenti, che hanno dovuto evitare i social network per non imbattere in spoiler sotto forma di video e immagini, contenuti, sempre a parere di Nintendo catturati da una versione emulata da Yuzu.
Casi simili si sono verificati anche con l’uscita di Super Mario Bros. Wonder e Metroid Dread.
Gli emulatori sono ora illegali?
No, gli emulatori non sono illegali. Questa causa non si basa sull’illegalità dell’emulazione ma specificatamente su Yuzu. Inoltre, un accordo legale tra le parti, come quello tra Nintendo e Tropic Haze, non equivale a un precedente legale che, potenzialmente, avrebbe potuto essere utilizzato per accusare altri emulatori.
Nintendo ha preso iniziativa contro Yuzu perché emula la sua console attuale ed è stata quindi ritenuta responsabile di danni economici, dovuti alle presunte mancate vendite di console Nintendo Switch e i suoi relativi videogiochi.
Tuttavia, essendo Yuzu open source, prima che il codice ufficiale fosse eliminato gli utenti hanno creato e condiviso copie dell’emulatore. Queste copie contengono sia codice sorgente che dell’emulatore eseguibile, e per tutte le piattaforme (Linux, MacOs, Windows e Android). Come è anche probabile che qualcuno continuerà lo sviluppo di Yuzu, seppur con maggior discrezione e non con la stessa frequenza di aggiornamento (non potendo chiedere donazioni e quindi rendere il progetto economicamente sostenibile).
Nintendo queste cose le sa benissimo e sa di non poterle impedire. Il suo scopo principale era quello di prevenire la nascita di un nuovo emulatore Nintendo Switch e delle sue future console. Un avvertimento per chiunque voglia tentare sfidare i loro avvocati.
Ryujinx
Anche con la chiusura di Yuzu, agli utilizzatori di emulatori Nintendo Switch rimane come alternativa Ryujinx. Seppur per certi versi meno avanzato, o comunque meno popolare rispetto a Yozu, Ryujinx è un emulatore Nintendo Switch funzionante, gratuito e opensource.
Anche se non ci sono notizie in merito, Nintendo potrebbe dichiarare battaglia legale anche contro Ryujinx perché, similmente a Yuzu, necessita di chiavi crittografate per funzionare. A mia opinione, data la minore entità del progetto e le sue differenze rispetto a Yuzu, può anche darsi che Nintendo decida di non intervenire. Oppure, si auspica che dopo la caduta di Yuzu gli sviluppatori di Ryujinx decidano spontaneamente di cessare il supporto per non ricorrere in pagamenti salati.
Gli altri emulatori
Altri emulatori di console Nintendo, come CEMU per Wii U o Dolphin per la Wii, o quelli di console Sony (RPCS3, PCSX2 e Duckstation) e Xbox (Xemu e Xenia) non sono probabilmente a rischio. Per essere sicuri bisognerebbe verificare ogni singolo emulatore e controllare se la tecnologia che utilizzano può essere considerata illegale. Anche se così fosse, essendo emulatori di console di due o più generazioni passate, non varrebbe la pena nemmeno avviare le procedure legali poiché i costi del processo sarebbero più alti dei presunti ricavi persi dei giochi emulati. Oltre al fatto che, non è così raro che Nintendo, Sony e Xbox utilizzino emulatori per fare girare vecchi giochi sulle nuove console. Quindi non converrebbe nemmeno a loro perdere emulatori gratuiti e modificabili che possono usare per i loro giochi.
Il futuro dell’emulazione
L’emulazione non è illegale, come scritto prima, perché non utilizza il codice della console (protetto da copyright) ma effettua un lavoro di reverse engineering. Tuttavia, rispetto agli emulatori di console più vecchie, i sistemi di protezione dei giochi e delle console odierne sono più avanzati. Questo significa che oggi, seppur sia legale creare una copia di un gioco (finché si possiede l’originale), sarebbe comunque illegale da fare poiché andrebbe a violare i sistemi di protezione (come le chiavi crittografate) e quindi anche il copyright.
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Quindi può darsi che i futuri emulatori di console (come i due per PS4, ma sono ancora a uno stadio larvale) potrebbero essere ritenuti illegali. Francamente, dubito che le compagnie perderanno tempo e soldi su emulatori che non pongono un serio rischio ai loro guadagni. Almeno me lo auguro.