Che cosa c’è dopo la morte? Una domanda esistenziale delle più note. Tante risposte e nessuna certezza. Chi crede ci sia un aldilà, e chi più realisticamente accetta che alla morte nulla succede. Humanity, videogioco ideato da THA Limited, propone la sua idea di dopo morte mettendo il giocatore nei panni di un cane, uno spirito guida a cui è assegnato il compito di condurre le anime umane verso la luce.
Come greggi di pecore
Humanity è un puzzle game in cui bisogna comandare gli esseri umani affinché raggiungano un cono di luce. Se un certo numero di umani raggiunge il cono (e in alcuni casi rispetta altri requisiti) il livello è completato e si può passare al successivo.
Il giocatore ha a disposizione diversi comandi: il più basilare e più usato permette di direzionare gli umani nelle quattro direzioni (non si può andare in diagonale), si aggiungono poi il salto in alto e in lungo, e altri più stravaganti come riduzione di gravità per aumentare il salto o ridurre i danni da caduta. Nuovi comandi vengono aggiunti progredendo nel gioco, ma durante una singola partita sono solitamente limitati a un massimo di tre.
Rompicapi sospesi nel vuoto
I livelli sono sempre composti da blocchi quadrati su cui vanno piazzati i comandi. Quando un umano passa sopra un blocco il comando si attiva e la direzione viene mantenuta fino al comando successivo. Sostanzialmente bisogna creare un percorso per gli umani da seguire facendo loro superare tutti gli ostacoli e portarli alla meta finale. Può capitare talvolta che alcuni umani si perdano e vadano a finire magari a spostare blocchi sbagliati, compromettendo la partita. In un certo senso rende gli umani più “umani”, ma in un puzzle game non è piacevole avere le cose fuori controllo. Nulla di grave comunque, visto che capita raramente e in solo certe situazioni.
Come vincere un Oscar
Per chi cerca una sfida maggiore, oltre a salvare gli umani, può catturare i goldie: persone dorate posizionate in posti più difficili da raggiungere e che possono essere presi solamente indirizzando la gente nella loro direzione. Se un goldie cade non riappare come gli altri essere umani, se non ricominciando il livello.
Gli scenari presentano spesso degli elementi che sono contemporaneamente di disturbo e che possono essere sfruttati a proprio favore. Ad esempio, i blocchi di acqua rallentano gli umani ma gli impediscono di morire se cadono da molto in alto; le ventole spazzano via le persone ma possono essere usate per trasportarle più lontano. Inoltre ci sono altezze diverse e blocchi in cui non si possono collocare i comandi: regole implementate per rendere più interessante la sfida.
Quando la semplicità premia
A queste appena descritte si aggiungono altri ostacoli e altre regole proseguendo il gioco. Tuttavia, il punto di forza di Humanity è la sua bravura nel creare nuove sfide senza introdurre nuove meccaniche. Il tipico caso di un’idea semplice sviluppata in maniera intelligente. In questo modo il giocatore ha tutto il tempo per apprendere meglio ogni aspetto del gioco. Inoltre, Humanity ha il pregio di non eccedere mai in complessità e difficoltà. Un bilanciamento praticamente perfetto, e che dimostra tutta la passione dietro il progetto.
Come rendere accessibile un puzzle game
Humanity implementa ottime idee per non essere frustrante. Quando si riprova un livello è possibile mantenere i comandi precedenti, in modo non dover ripetere ogni volta un percorso testato e funzionale se non per un piccolo errore che va modificato. Tuttavia, sarebbe stato ancora meglio se avessero aggiunto un pulsante per riavvolgere il tempo, in modo da annullare più o una sola azione senza ripetere l’intero livello. Una funzione che renderebbe meno frustranti quelle situazioni in cui si commette un singolo errore che costringe a dover ricostruire parzialmente o interamente il percorso.
Se invece la soluzione è troppo complessa, lo stesso gioco offre una video soluzione. Questa soluzione spiega come condurre gli umani verso la piattaforma luminosa, e quindi completare il livello. Non include come catturare i goldie, che servono comunque per sbloccare le sfide.
Minimalismo monocromatico
Lo stile grafico di Humanity è minimalista e armonioso. Per rendere il level design semplice, l’estetica è stata ridotta al minimo indispensabile puntando su una palette monocromatica e uno stile estremamente semplice dei personaggi. Un’ambientazione sospesa nel vuoto, a sottolineare l’elemento onirico di quel luogo e monoliti neri che ricordano il brutalismo.
I colori sui toni dei grigi possono rendere difficile talvolta comprendere gli elementi interattivi. Infatti, un blocco nero (ovvero che si può spostare) si vede, ma può ancora essere poco evidente se ha una forma diversa dal solito. Forse aggiungere del colore, come metodo per evidenziare questi elementi, rovinerebbe l’aspetto del gioco ma non vedo perché escluderlo tra le possibili opzioni di gioco, soprattutto in un titolo come questo che punta all’accessibilità.
Conclude il pacchetto artistico una colonna sonora elettronica, che accompagna perfettamente il giocatore con i suoi toni puliti e armonici.
Commento Finale
Il punto di forza principale di Humanity risiede nella capacità di creare nuove sfide senza introdurre complessità eccessiva o nuove meccaniche, offrendo così al giocatore la possibilità di apprendere e padroneggiare ogni aspetto del gioco. L'equilibrio tra semplicità e difficoltà è gestito in modo impeccabile. Il gioco implementa idee intelligenti per rendere l'esperienza meno frustrante, consentendo ai giocatori di mantenere i comandi precedenti quando si riprova un livello e offrendo anche una video soluzione per i casi in cui la soluzione risulta troppo complessa. Tuttavia, sarebbe stato apprezzabile avere un pulsante per riavvolgere il tempo, consentendo di annullare più o una sola azione senza dover ripetere l'intero livello. Dal punto di vista estetico, lo stile grafico minimalista e monocromatico di "Humanity" crea un'atmosfera armoniosa. Tuttavia, i toni dei grigi utilizzati possono rendere difficile distinguere gli elementi interattivi, come i blocchi che possono essere spostati. L'aggiunta di un po' di colore per evidenziare questi elementi avrebbe potuto migliorare l'accessibilità del gioco senza comprometterne l'estetica. Infine, la colonna sonora elettronica accompagna in modo impeccabile l'esperienza di gioco con toni puliti e armonici. Nel complesso, Humanity offre una sfida stimolante e un'esperienza esteticamente piacevole, anche se con alcuni piccoli difetti.