Tempo fa guardai un filmato sul making off di Galline in Fuga 2, lungometraggio in stop motion. Il video mostrava la realizzazione di una scena: quasi un quarto d’ora per realizzare un singolo fotogramma. Ore, giorni, mesi e anni di lavoro per realizzare qualcosa che dura in proporzione così poco. Ora pensate lo stesso impegno e dedizione per un videogioco. Ora pensate alla fatica che hanno fatto i ragazzi di Slow Bros. per creare Harold Halibut.
Una particolare estetica
L’elemento principale che contraddistingue Harold Halibut è la sua peculiare estetica: lo stop motion. Ogni elemento del gioco è stato creato a mano usando le tradizionali tecniche di scultura e modellazione. Non sono sicuro invece come sono stata create le animazioni: se costruite un frame alla volta, secondo metodo consono, e poi integrate nel gioco (i movimenti e il modo in cui i soggetti sembrano composti nella scena sembrerebbe confermarlo). Oppure, hanno usato i pupazzi come modello di riferimento e poi replicato lo stile delle animazioni in stop motion con il motore di gioco.
A prescindere dalla tecnica utilizzata, il risultato è affascinante e decisamente unico.
Lato tecnico, il gioco gira fluido a 80-90fps su una RTX 4060ti a 1440p, con però sporadici repentini cali improvvisi, quasi come il se gioco si fosse fermato.
In fondo all’oceano è tutto acqua
Harold non è una persona dalle grandi qualità. Si mette spesso nei guai e non sembra avere grandi prospettive future. Passa le giornate a fare lavoretti, ad aiutare la capa scienziata Jeanne Mareaux.
Harold, come il resto dell’equipaggio, vive all’interno della Fedora: una nave spaziale lanciata dalla Terra 250 anni prima, e poi precipitata sul fondo di una pianeta costituito solamente d’acqua. Quella che era prima un’astronave alla ricerca di una nuova terra, è diventata una città marina in cui solo gli abitanti più anziani ricordano la vita nello spazio.
Solo suolo metallico
Seppur Fedora sia tecnicamente un’astronave assomiglia a una piccola città. Sezionata in distretti collegati tra loro con un bizzarro sistema di tubi pneumatici a basa di acqua (che però non bagnano). Fedora è un posto tranquillo, dove si prosegue con ordinarietà. Tutti si conoscono tra loro. E nessuno di loro ha mai calpestato il suolo della Terra.
Ordinaria amministrazione
Ogni giorno Harold, avatar e protagonista, si sveglia nel suo letto, va in giro a compiere faccende di vario tipo, e poi ritorna di nuovo sul suo letto a notte raggiunta.
Harold Halibut è un’avventura narrativa: non si spara, non si salta ma si parla molto. Infatti, le missioni richiedono al giocatore di dialogare con i vari membri dell’equipaggio, interagire con loro per ottenere qualcosa o anche semplicemente per chiedergli come stanno. Ogni tanto i dialoghi hanno risposte a scelta multipla, ma non influenzano la narrazione da quel che mi risulta. Ci sono alcuni momenti in cui si devono risolvere dei puzzle, ma sono così semplici che definirli tali sembra quasi scorretto; e altre sezioni più eccitanti, rare, che però non voglio anticipare.
In cerca di casa
Se dal punto di vista strettamente ludico Harold Halibut non rompe nessun muro, sicuramente è più interessante dal punto di vista narrativo. La storia include alieni e viaggi spaziali, scoperte scientifiche e complotti aziendali. Tutte cose intriganti ma secondarie rispetto al tema principale del gioco: le persone. Harold Halibut parla di amicizia e amore; parla delle relazioni tra le persone, di come talvolta possano essere difficili, di come può essere arduo stringere rapporti senza sentirsi giudicato. E nulla di tutto ciò sarebbe possibile se non fosse per l’ottima scrittura dei personaggi: tratti caratteriali ed estetici unici (e aiuta molto che siano pupazzi), con il loro modi di parlare e dialoghi scolpiti sulla loro personalità.
Un altro elemento affascinante di Harold Halibut è l’atmosfera tranquilla e pacifica, che amplifica il calore trasmesso dai protagonisti. In aggiunta, la colonna sonora ipotetica e rilassante ma capace di epicità nei momenti opportuni.
Commento Finale
Harold Halibut si distingue per la sua straordinaria estetica stop motion, che trasforma ogni fotogramma in un'opera d'arte artigianale. L'atmosfera tranquilla e pacifica della città sottomarina della Fedora cattura l'immaginazione, mentre la profonda caratterizzazione dei personaggi e la qualità della scrittura li rendono memorabili e coinvolgenti. Tuttavia, il gioco potrebbe beneficiare di una maggiore sfida nei puzzle e di un'interattività più significativa nei dialoghi. Nonostante ciò, Harold Halibut si distingue come un'avventura narrativa unica nel suo genere, capace di trasportare i giocatori in un mondo incantato e affascinante, dove la bellezza artigianale si fonde con una storia commovente sulle relazioni umane. Con una durata di circa 10-11 ore, comprese le missioni secondarie, offre un'esperienza di gioco soddisfacente e completa.