Mostri nelle profondità marine e sushi. Dave The Diver unisce un gioco d'avventura con un gestionale. Il titolo Mintrocket funziona?
Estate. Probabilmente state pensando di andare in vacanza, e magari vi piacerebbe andare al mare o in qualche isola tropicale. Forse siete amanti del pesce fresco, specialmente il giapponese sushi. Un bel sogno, vero? Ma non avete i soldi, al lavoro non vi danno le ferie e poi a chi lo lascio il cane? Se non potete andare a divertirvi nell’oceano e mangiare pesce ogni sera, esiste un’alternativa meno costosa: Dave The Diver.
Due giochi, tanti pesci
Sviluppato da Mintrocket, Dave The Diver è un bidimensionale formato da due parti ben distinte. La prima è quella più action/survival (e un pizzico roguelike) che vede il giocatore, nei panni del sommozzatore professionista Dave, immerso in mare per catturare pesci, affrontando sfide e pericoli di vario genere. La seconda parte è quella gestionale: Dave è anche amministratore di Bancho Sushi, ovvero il locale dove il pescato viene trasformato in favolosi piatti dello chef Bancho.
I misteri del profondo blu
La cristallina acqua in cui Dave si emerge è un ottimo posto dove catturare pesce fresco di molte varietà di specie. La pesca sottomarina può essere un’attività pericolosa: l’ossigeno a disposizione è limitato e bisogna stare bene attenti a non sprecarlo. Quando mancano poco respiri è necessario ritornare a galla, nuotando fino alla superficie oppure utilizzando una capsula di salvataggio. In caso Dave non dovesse farcela per lui non sarà la fine: il suo compare Cobra è in grado di rianimarlo ma può essere mantenuto solamente uno degli oggetti raccolti.
Raccogliere risorse è la seconda attività, dopo la pesca, più importante del gioco. Oggetti per il crafting, munizioni, tesori e tanto altre risorse necessarie per potenziare l’equipaggiamento. Questo include arpioni e armi da fuoco, fondamentali per affrontare i pericoli che si nascondono nell’acqua più profonde, in cui vivono animali che si avventano con ferocia e combattono con tenacia. In queste situazioni si può sfuggire, oppure affrontare l’avversario e sconfiggerlo raccogliendo poi la sua carcassa.
Seppur la mappa non sia così grande può capitare di perdersi nei labirintici meandri sottomarini. Sarebbe pertanto stata gradita la presenza di una mappa, non per forza sempre visibile o con puntatori, ma con segnate le zone più importanti e la fauna presente. Infatti, quando viene richiesto di pescare specifiche specie una mappa sarebbe più comoda dell’app enciclopedica con tutti i pesci trovati che si può aprire solamente fuori dall’acqua, tranne alla fine del gioco.
Combattimenti marini
I combattimenti sono molto semplici: schivare e mirare. La difficoltà sta nel capire in che direzione muoversi e quando attaccare. David, ovviamente, non è più veloce e resistente di uno squalo, per citare una delle tante creature marine nemiche, e deve quindi muoversi tempestivamente prevedendo le mosse nemiche.
Le armi non sono molte e se ne può trasportare solamente una per volta, escluso l’arpione che è sempre presente (tecnicamente è un’arma, anche potente se potenziata, ma serve soprattutto per prendere i pesci). Gli armamenti, come altri risorse, si trovano in casse sott’acqua. Per creare un’arma è necessario trovare tre volte lo stesso modello per sbloccare il progetto, e poi occorre trovare le risorse per la costruzione. I potenziamenti, come ad esempio il veleno o l’elettricità (rispettivamente per avvelenare e folgorare), richiedono risorse più rare. Tuttavia, si può tranquillamente finire il gioco senza ottenere particolari potenziamenti, in quanto all’interno della casse si trovano spesso armi adatte contro la maggior parte dei nemici.
I boss sono sorprendenti. Innanzitutto non mi aspettavo ce ne fossero così numerosi (almeno una decina), né tantomeno fossero così diversi tra loro e ben bilanciati come difficoltà. Interessante l’idea di cambiare spesso tipologia di gameplay, con alcune soluzioni veramente particolari.
Servire velocemente, altrimenti si fredda
La sera Dave serve come cameriere e gestore del locale. Il suo compito è quello di scegliere il menù in base agli ingredienti a disposizione, come anche arredare il locale, far imparare nuove ricette allo chef e altri elementi manageriali.
Una volta scelto il menù della sera, si apre il locale e Dave deve occuparsi di servire i clienti: portare i piatti in tempo, versare da bere (tè verde, birra e cocktail), pulire i piatti e preparare il wasabi. All’inizio può essere complesso occuparsi di tutti questi lavori da solo, ma le cose si semplificano di molto quando si assumono dipendenti, e poi questi vengono addestrati aumentando le loro prestazioni. Con sole due persone rapide e competenti David potrebbe tranquillamente rimanere con le braccia incrociate e il locale andrebbe bene comunque (anche se poco carino).
Il mio mondo in un app
Come la maggior parte di noi, anche Dave utilizza il suo telefono per gestire le sue attività tramite app apposite. Ad esempio, con un semplice tocco può creare e migliorare armi e con un altro comprare nuovo equipaggiamento. La gestione social del Bancho Sushi avviene anch’essa tramite applicazione mobile, come anche la collezione di pesci e diverse altre attività presenti nel gioco, che si aggiungono proseguendo con la storia principale. Devo ammettere che alcune le ho trovate superflue perché non fondamentali o realmente utili per svolgere le attività.
Proseguendo nella storia principale, la gestione del sushi si amplia con l’aggiunta dell’allevamento ittico e la fattoria. Nulla di complesso o vagamente simulativo, ma aggiunge un po’ di varietà.
Persone importanti, eventi speciali
Ogni tanto il ristorante di sushi deve gestire degli eventi: la presenza di un VIP che richiede un piatto speciale (che richiede ingredienti specifici) o una festività con tema un particolare ingrediente. Entrambi gli eventi sono opzionali ma sono utili per fare soldi e incrementare la fama del locale. Qui devo fare una piccola critica: sarebbe stato gradito che gli ingredienti per le ricette speciali per i vip o gli eventi fossero segnalati per non correre il rischio di “perderle” in altri piatti. Infatti, mi è capitato di avere già a mia disposizione gli elementi per la ricetta VIP e usarle erroneamente su un altro piatto. Nel mondo reale gli ingredienti li avrei messi da parte per non rischiare di utilizzarli accidentalmente, cosa che nel gioco invece non si può fare.
Non propriamente rilassante
Nonostante un inizio un po’ lento e che potrebbe allontanare alcuni, Dave The Diver diventa sempre più interessante e divertente. Quello che può sembrare un titolo rilassante, appartenente ai cosiddetti cozy game, è invece un gioco ricco d’azione, talvolta anche epico e con una storia avventurosa e misteriosa. Gli sviluppatori sono riusciti a creare situazioni sempre diverse, senza mai però complicare ulteriormente il gameplay che rimane semplice e funzionale. Infatti, il titolo si distingue per una varietà di situazioni sorprendenti, con aggiunte talvolta non realmente necessarie e fuori contesto. “Aggiunte non necessarie” potrebbe essere un difetto ma secondo me dimostrano invece l’impegno degli sviluppatori e la loro passione.
Altra sorpresa è stata la cura con cui sono stati creati i personaggi. Ben scritti, unici nel loro stile e tonalità di voce (seppur non parlino veramente). Stupende le cutscene volutamente esagerate nel raccontare cose semplici, come preparare del sushi, in un modo estremamente cinematografico ed epico.
scritto da Filippo Giacometti e pubblicato il giorno
Commento Finale
Dave The Driver è un piccolo gioiello estivo in grado di portare in vacanza rimanendo col sedere ancorato a terra. Un'avventura piena di azione ma anche rilassante, in cui meccaniche da action game si mescolano in un inaspettato mix con un gestionale di un ristorante. Piacevole lo stile grafico e gradita la storia e i suoi personaggi ben definiti.
Gameplay
Meccaniche di gioco e level design
80
Tecnica
Grafica e ottimizzazione
70
Arte
Direzione artistica, storia e musiche.
75
Esperienza utente
Interfaccia utente, accessibilità e fruibilità
80
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Commento Finale
Dave The Driver è un piccolo gioiello estivo in grado di portare in vacanza rimanendo col sedere ancorato a terra. Un'avventura piena di azione ma anche rilassante, in cui meccaniche da action game si mescolano in un inaspettato mix con un gestionale di un ristorante. Piacevole lo stile grafico e gradita la storia e i suoi personaggi ben definiti.